Ai Saloni di Milano ci sono esplorate inedite modalità, forme e soluzioni per gli ambienti di lavoro del futuro.
Uno spazio «fluido» e intelligente sempre più simile a una casa. O almeno è ciò che sembra a giudicare dalle ultime tendenze presentate a Workplace 3.0. I nuovi concetti della sperimentazione progettuale, che interpretano e spesso anticipa i cambiamenti in atto, trasformano l’ufficio in uno spazio sempre più flessibile, permeabile e dinamico, aperto alla condivisione.
Dinamismo declinato con arredi intelligenti, trasformabili, adattabili in tempo reale a esigenze diverse; oggetti versatili, resistenti e funzionali per il lavoro ma tanto belli da poter essere utilizzati anche come soluzioni domestiche o decorative.
Spazi in grado di trasmettere il comfort e lo «star bene» di un living domestico attraverso l’impiego di materiali con testure tatti- li, tessili, finiture e colori, illuminazione e acustica. Trasformazione che interessa non solo l’ufficio aziendale o la casa-ufficio, ma anche gli spazi pubblici.
Spazi aperti
Quattro le parole chiavi di lettura più ricorrenti di un’offerta sterminata, capace di andare ben oltre la «classica scrivania»: collaborazione, interazione, comunicazione.
E ancora lavoro in rete e in team con grandi scrivanie da usare tutti assieme, in stile co-working contemporaneo, per sentirsi veramente una squadra.
L’ufficio come luogo destrutturato e senza postazioni fisse, dove la flessibilità dei sistemi di partizione mobili e degli arredi permette allo spazio di adattarsi velocemente alle diverse modalità di lavoro. I grandi protagonisti sono i divani, o anche i sistemi di imbottiti singoli e componibili, che diventano isole per una discussione o una semplice chiacchierata davanti a un caffè perché le idee migliori nascono spesso durante i momenti conviviali.
Pure i materiali e i colori sono molto importanti. Lavorare in un ufficio dalle tinte accoglienti e con scrivanie belle anche da toccare aiuta a sentirsi meglio e ad essere a proprio agio.
Spazi individuali
Negli ambienti flessibili e aperti è essenziale poter disporre anche di spazi isolati e confortevoli dove poter concentrarsi e ragionare da soli. Attenzione quindi all’isolamento acustico garantito da aree indipendenti che si possono ricreare attraverso pochi accorgimenti come possono essere sedute a uno o più posti, o ancora tende, pannelli e persino piante da immaginare come capsule «ufficio» con integrati piani d’appoggio e la tecnologia più avanzata così da consentire connessioni e scambi di informazioni rapide. Spazi cuciti su misura perché il lavoro è sempre più nomade e i confini fra uffici, case e spazi pubblici sono sempre più sfumati: naturale quindi che anche gli arredi siano partecipi di questa rivoluzione digitale.
Spazi intelligenti
L’ufficio innovativo si declina anche nell’am- bito tecnologico, gli aspetti hi-tech sono infatti fondamentali perché portano benessere a chi lavora: c’è così il giusto rapporto fra luce naturale e artificiale, che sempre più spesso è di design, da gestire con una app; c’è la giusta aerazione e c’è un controllo degli accessi e della sicurezza tramite unità biometriche.
Si affermano proposte di aree dedicate al relax che consentono di ritrovare energia, concentrazione e ispirazione. E si afferma infine l’ecosostenibilità in termini di risparmio energetico, arredi realizzati con materiali naturali e di riciclo, e la presenza di spazi verdi.
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